Le fasi di un’annata: il diradamento dei grappoli e la sfogliatura della vite
Le fasi di tutta un’annata sono moltissime e tutte molto importanti. Come abbiamo visto nel nostro articolo dedicato alla scelta dei germogli e al controllo dei fili in vigna, esse accompagnano ogni giorno la vita di una vigna, fino ad arrivare al momento più noto che è la vendemmia.
In questa settimana siamo stati impegnati con il diradamento dei grappoli e la sfogliatura della vite; due pratiche colturali comuni e diffuse che vengono effettuate nel periodo pre vendemmiale.
La sfogliatura della vite
La sfogliatura o defogliazione della vite nella zona del grappolo, consiste nel togliere una parte delle foglie nella zona fruttifera. Viene eseguita per due motivi: il primo è quello di agevolare la futura raccolta in fase di vendemmia, in modo così così da trovare il grappolo abbastanza pulito, e il secondo è quello di dare più luce ai grappoli rimasti e favorire l’arieggiamento degli stessi.
Quest’anno infatti i grappoli sono stati abbastanza coperti dalle foglie per evitare appunto bruciature e insolazioni a causa del caldo intenso. Abbiamo infatti adottato una serie di soluzioni per contrastare il caldo e la carenza idrica in vigna, quindi senza procedere come al solito con le pratiche della cimatura e della sfemminellatura.
Adesso però, dato che a questo punto il caldo è meno intenso e che siamo vicini alla vendemmia è necessario sfogliare per far sì che i grappoli prendano tutta la luce possibile per ottenere una perfetta maturazione.
Il diradamento dei grappoli
Il diradamento dei grappoli permette di equilibrare la produzione di uva in modo da avere produzioni qualitativamente migliori.
In tutte le zone, inclusa appunto anche quella di produzione del Brunello di Montalcino, dove esiste un disciplinare di produzione che prevede dei massimi quantitativi per ettaro, è necessario diminuire il carico di produzione per pianta.
Questo è importante per raggiungere quel quantitativo massimo e non superarlo, e soprattutto per far maturare bene i grappoli che rimangono. Se, infatti, viene lasciato un quantitativo eccessivo di grappoli per pianta, succede che la pianta non ce la fa a portarli tutti a perfetta maturazione, per cui piuttosto la pianta fa morire i grappoli per mantenersi in vita per sé.
Aspettiamo appunto il periodo di invaiatura, quindi non a maggio o a giugno, per decidere quali grappoli tagliare. Notiamo che magari un grappolo sta maturando peggio oppure è messo in una posizione svantaggiata e allora viene tagliato a vantaggio dei grappoli posizionati meglio.
Solitamente vengono eliminati quelli messi più in alto rispetto al cordone di produzione e anche quelli più lontani dal tronco perchè sono quelli che ricevono comunque con più difficoltà la linfa e tutti i vari nutrienti. Si tratta quindi di trovare il giusto equilibrio per arrivare ad avere grappoli perfettamente sani e maturi.