Il Paradiso di Frassina a Varsavia
Il nostro primo incontro con Beata Gaweda, brillante sommelier, nonché amica di lunga data del Paradiso di Frassina, risale ai primi anni duemila.
All’epoca i nostri vini erano appena approdati oltre la manica, a Londra, dove vent’anni fa nicchie di appassionati del buon bere e del buon cibo, hanno fatto della capitale il cuore pulsante dell’enogastronomia internazionale.
Viaggio a Varsavia
Arrivati a Varsavia, il freddo novembrino svanisce presto, grazie al caldo e premuroso benvenuto di Beata Gaweda.
Sono nella capitale polacca per incontrare sommelier, wine lovers e giornalisti che da tempo conoscono i vini del Paradiso di Frassina, distribuiti nella rete di ristoranti ed enoteche di proprietà di Beata e del marito Daniel Pawelek.
Tessendo la loro esperienza con la creatività di generazioni emergenti, Beata e Daniel stanno rilanciando la scena enogastronomica della capitale polacca con nove locali, che abbiamo il piacere di esplorare.
Il primo incontro ci vede intorno ad un tavolo elegantemente apparecchiato a ‘Le braci’: ristorante italiano dove estro culinario e prodotti di qualità coronano la nostra degustazione.
Per l’occasione, degustiamo alcune annate storiche per offrire un assaggio che schiuda la storia e l’evoluzione dei vini musicati.
I successivi due appuntamenti saranno a ‘Grono’ piccolo ma ben fornito negozio di vendita vini e ‘Butcher & Wine’ spazio giovane e caldo, dal look un po’ industriale, specializzato nell’abbinamento di carni e vini.
Tra un assaggio e l’altro, ho modo di raccontare la storia dell’uomo che sussurra alle vigne, Carlo Cignozzi, e delle sue avventure nel musicare i vitigni di Sangiovese e nel personificare il carattere dei vitigni del 12 UVE in una ‘di vino commedia’.
L’ultima tappa è Konesser Grill, nel quartiere fiorente di Praga. Ed è qui che salutiamo Varsavia e la cara Beata, con la certezza che ci rivedremo presto.